La Pro Loco organizza dal 2009 gare di tiro con l'arco.
Il tipo di gara che si svolge per le vie di Cairano si chiama Hunter e Field.
Le gare organizzate dalla Pro Loco grazie anche alla collaborazione della compagnia di tiro con l'arco Arcieri del Vecchio Castello del Presidente Michele Ferraro di Castelvetere sul Calore sono incluse nel calendario federale della Federazione Italiana di Tiro con l'Arco, vengono affidate al controllo di un arbitro federale e attirano numerosi arcieri a Cairano.
Gli arcieri e gli accompagnatori, in occasione delle gare, vengono ospitati a pranzo dalla Pro Loco.
La gara è prevista anche per quest'anno e la data sarà sabato 13 agosto con inizio alla ore 10.00. Stiamo cercando di modificare il percorso e arrivare sino al punto più alto del paese, Borgo Castello da cui è possibile godere della vista di un bellissimo panorama.
Per chi è interessato alla gara, sia come arciere che come spettatore, e desidera soggiornare a Cairano per qualche giorno, la Pro Loco può organizzare detto soggiorno presso le case private, basta inviarci una e-mail o chiamare il numero della Pro Loco 082737112 o il Presidente Tonino Di Biasi 3385970273 o il Vice Presidente Gerardo Marziello 3286021485
La tipologia di gara Hunter e Field si articola in due fasi. Nella prima la distanza dei bersagli è sconosciuta agli arcieri che devono essere quindi in grado di calcolarla. Tale distanza varia da 5 a 55 metri a secondo del tipo di arco che si usa, dell'età dell'arciere e della grandezza del bersaglio. Nella seconda fase le distanze sono note e arrivano fino a 60 metri. Quasi mai i bersagli sono posizionati in piano.
Contrariamente a quello che si potrebbe pensare è nella prima fase della gara che l'arciere realizza punteggi migliori perché sono particolarmente bravi a calcolare la distanza dei bersagli che, ricordo, è leggermente inferiore a quella della seconda fase.
Si possono usare diversi tipi di archi.
L'olimpico, l'arco più noto, quello usato appunto nelle olimpiadi. L'arco olimpico è diventato un sofisticato mezzo tecnologico, la parte centrale chiamata riser è di lega leggera e ultimamente anche di fibra di carbonio, alleggerito al massimo si adatta alla mano dell'arciere. Si usano frecce con anima di alluminio e fibra di carbonio, possono essere anche di sola fibra di carbonio e, per le corte distante, solo di alluminio. È dotato di mirino e di stabilizzazione che ne consentono un controllo molto alto. È anche provvisto di un meccanismo di controllo dell'apertura delle braccia dell'arciere, apertura chiamata “allungo” che permette di dare alla freccia una spinta omogenea ad ogni tiro.
Il compound è un arco sofisticato nato per la caccia. È provvisto di un sistema di carrucole che ne moltiplicano la spinta, di un mirino con lente di ingrandimento e bolla di posizionamento uguale a quella della livella, ha anche esso la stabilizzazione. Il riser e i flettenti dello stesso materiale dell'olimpico ed usa le stesse frecce.
L'arco nudo. Strutturalmente simile all'arco olimpico è però sprovvisto di ogni accessorio, cioè non ha il mirino, la stabilizzazione è il controllo dell'allungo. È un arco che naturalmente presenta maggiori difficoltà di tiro poiché per mirare occorre usare la punta della freccia.
Infine il long bow. Arco di legno ancora più spartano dell'arco nudo, non ha neanche un vero punto di appoggio per le frecce che sono di legno. Il tiro è istintivo, cioè non si mira, si tira, appunto, d'istinto.