Taccaràt’ – Botte, percosse.
Taccher’ – Grosso pezzo di legno da mettere nel camino (si pronuncia come nacchere, senza far sentire la e).
Taratùr’ – Cassetto.
Tar’m’ntà – Guardare con insistenza.
Taròzz’l’ – Arnese di legno usato nel periodo di Pasqua, una sorta di scudo con un manico nella parte superiore e due maniglie al centro delle due facce; facendolo oscillare ritmicamente da un lato e dall’altro, le due maniglie colpivano dei chiodi infissi nello scudo provocando un rumore assordante.
Tarr’ – Germoglio della zucca (per la pronuncia vedi abbarr’).
Tìanèll’ – Piccola pentola.
Tirr’ch’ – Solletico (per la pronuncia delle due r vedi abbarr’).
Titt’l’ – Tetto.
Trappét’ – Frantoio.
Trasi’ – Entrare.
Trébb’t’ – Treppiede.
Trézz’ – Treccia.
Trinchéll’ – Dicesi di persona abbastanza frivola, superficiale, puerile.
Truópp’l’ – Grosso ceppo di legno.
Truv’l’ – Torbido.
Tumbagn’ – Ripiano di legno, circolare o quadrato, sul quale si spiana la pasta.
Tuópp’ – Collinetta, piccolo rilievo.
Turs’ – Torsolo.
Turzulérr’ – Fette di zucca lasciate a essiccare al sole.